SPEGNETE LA TV E APRITE GLI OCCHI

cosa vuol dire essere sionista?

vuol dire essere un nazista.

uno dei primi a rendersene conto fu il geniale scienziato ebreo Albert Einstein, che nel Dicembre del 1948 scrisse sul New York Times: "LA NASCITA DEI PARTITI SIONISTI IN PALESTINA E' ASSIMILABILE A QUELLA DEI PARTITI FASCISTI E NAZISTI IN EUROPA"

non confondete ogni ebreo con un sionista, per favore.
sarebbe come confondere ogni tedesco con un hitleriano, ogni cristiano con un fondamentalista da santa inquisizione, ogni musulmano con un talebano.

e cosa vuol dire essere uno scrittore o giornalista credibile?

significa essere IMPARZIALI E INDIPENDENTI A 360 gradi.

se denunci la camorra da un lato, e ti fai complice e propagandista di un potentissimo governo criminale dall'altro, vuol dire che non sei un vero dissidente, un vero scrittore o giornalista. vuol dire che sei un serpente, un cosiddetto "falso paladino dell'antisistema"

è questo che sono Saviano e Travaglio: si sono creati un'aura di credibilità, fra gli italiani perbene, perchè denunciano i picciotti nostrani, ma intanto sono due dichiarati filo-israeliani, che oggi, corrisponde ad essere filo-sionisti!

su Saviano parla già fin troppo bene Vik, nel video sotto.

su travaglio (che da ammirare, ho scoperto essere un vero serpente!) parla altrettanto bene il co-fondatore di Report Paolo Barnard, che essendo, lui sì, un vero giornalista obiettivo a 360 gradi, è finito ai margini della visibilità.

come dimostra Pasolini (e come diceva lo stesso travaglio, prima di diventare ospite fisso in rai), in quest'ultimo video, chi sta sempre in TV non può essere un vero dissidente, una vera voce libera e senza guinzagli, ma fa solo parte del gioco: è un finto paladino dell'antisistema.

i VERI dissidenti, i VERI paladini, le VERE voci libere non diventano star televisive, laddove la televisione è controllata dai signori del potere: finiscono emarginati, come Barnard e tanti altri, o finiscono ammazzati, come Peppino Impastato, Pasolini, o Vittorio Arrigoni!!!

RAI PER UNA NOTTE!!!

E come promesso, via lo schermo della diretta
(che non serve più, e confonde "qualcuno"
che lo ha preso per un video
guardabile in qualsiasi momento)

…ed ecco a voi alcuni dei momenti più pregevoli e Rivoluzionari dell'Evento:

L'intervista al maestro Monicelli
(il cui pensiero, ripeto, è IDENTICO al mio!
 -a parte la speranza cristiana,
in cui personalmente credo, e tanto-)

 

e, in 2 parti, l'increbibile intervento del genio della satira
più censurato d'Italia:

Daniele Luttazzi,
che qui fa letteralmente "il culo" al tiranNANO

da scolpire nella pietra le citazioni finali,
di Quintilliano e Aristofane:
"ODIARE I MASCALZONI E' COSA NOBILE.
INSULTARLI, A BEN VEDERE,
SIGNIFICA ONORARE GLI ONESTI"

** per il linguaggio esplicito si consiglia la visione
    ad un pubblico maturo ** 
  

                     – Aggiornamento "Bilancio della serata" –

Indimenticabile
emozionante
una pagina (per una volta bella) di storia italiana
un momento di vera informazione
in un panorama mediatico italiano che è una fogna

I ragazzi che abbracciavano e baciavano Michele,
a fine serata…
Baci di sincera, spontanea gratitudine, a cui mi unisco anch'io…

gesti non dettati da servilismo, opportunismo,
o cieco, ingannato consenso.
Gesti che i servi e i furbetti del quartierino
non riceveranno mai
(e di cui nemmeno comprenderanno mai il valore)

presto posterò alcuni fra gli interventi più ESPLOSIVI,
come quello del maestro Monicelli (che è ESATTAMENTE E PERFETTAMENTE IDENTICO a quello che penso!)

e come l'impareggiabile monologo di Luttazzi
(e si capisce perchè i censori dei poteri forti lo temono
come la peste nera :D)

Non ho tempo di postare,
nè ho ancora tempo di leggere i vostri pvt e passare dai blog:
non sono ancora "tornato", purtroppo

Riesco a collegarmi giusto per qualche azione urgente.

Per cui, per risparmiare tempo,
cito testualmente un bell'articolo di "V.", da Polis Blog.it
sugli ascolti dell'evento: una roba incredibile…

(e voglio vantarmi:
sono orgoglioso di essere fra quei 50 mila
che hanno donato il loro piccolo contributo
per la realizzazione di una STORICA serata ^^)

E ora, il bilancio degli ascolti:

Cito "V." da Polis blog.it:

"Ma in quanti hanno visto Rai per una Notte ieri sera? Vediamo di fare qualche conto, per forza di cose spannometrico. La sacrosanta serata dedicata alla libertà di stampa, si poteva seguire in varie modalità. In diretta streaming sul web – come anche su tvblog per esempio – su molte emittenti locali come in Lombardia per esempio Telenova, sui network di alcune radio, su Current – che è una via di mezzo – e ovviamente su Sky, per cui piattaforme satellitari o digitali. I dati share di cui parla stamane Santoro, il 13% – una enormità – si riferiscono alle rilevazioni Auditel sulle piattaforme satellitari, analogica (le tv locali come Telenova di cui vi dicevo prima) e il digitale. Un grosso risultato, che la Rai tende a minimizzare offrendo dati differenti: la serata al Paladozza sarebbe stata seguita da 450mila telespettatori (il 2,03%) mentre su Sky e su Current Tv da 540mila, un 2,4% di share. Circa un milione di persone, solo fra tv locali e digitali. Ok: avete letto? Benissimo, ora cancellate tutto. Perché non ha senso applicare una rilevazione del genere a un evento come quello di ieri. E’ il web, quella magica entità che ridacchia in faccia alla par condicio e alla censura, il campo da misurare, non la tv: e il web si misura in utenti unici e pagine viste, o in trend di ricerca… Su friendfeed, gira un grafico che mostra i trend di ricerca su twitter di ieri sera per la stringa “Rai per una Notte”. E’ opera di Ezekiel, e ci mostra come i volumi di ricerca siano stati disumani per l’Italia, robe mai viste. I twit registrati dire, per una rivolta in Iran, sono stati meno, di quelli per Luttazzi di ieri sera. Se ne parla anche su mediamondo, della serata di ieri, con un’analisi molto condivisibile, che va oltre l’emozione di avere assistito a una serata che segna la storia della comunicazione in Italia Il senso è forse proprio questo, considerare che ieri sera abbiamo assistito alla capacità della televisione di trovare un nuovo senso nella dimensione di un network diffuso e misto (satellite, radio, web). E la presenza di alti numeri dei pubblici connessi in Rete ha rappresentato la novità comunicabile ai media mainstream: la Rete guarda la tv di Santoro. Appunto: guarda. E sta proprio qui la differenza di valore attribuito al pubblico sul web da chi fa televisione. La forza smodata della serata di ieri sera, da dove deriva? Dalla tv, che ha tirato la volata al web, e viceversa: le due cose si sono contaminate a vicenda, finendo col fare quel genere di feedback che scardina l’informazione classica. Boccia Artieri centra il bersaglio, quando parla di network diffuso e misto. La rete ha guardato la tv di Santoro: ma quanti erano? Solo da noi, su polisblog, posso dirvi che abbiamo raddoppiato gli utenti unici. Decine di migliaia di persone, sono arrivate su queste pagine, digitando su un motore di ricerca “rai per una notte” o cluster simili. Un risultato che ci fa piacere, ma di sicuro nulla, rispetto a quanto avranno totalizzato siti davvero grossi, come Repubblica o Corriere.it, che giornalmente fanno svariati milioni di pagine viste. Le avranno raddoppiate anche loro? Dubito, ma a occhio, mi immagino che almeno un aumento del 20-30% l’avranno avuto. E se fai dieci milioni di pagine viste al giorno, un 20% in più, significa due milioni in più. Mica poco. Ok, ma come li valuti questi utenti? Come lo quantifichi questo ascolto? Il sito di Rai per una Notte ha avuto oltre 8 milioni di hits, qualcosa di mostruoso, per l’Italia. La pagina facebook di RPUN, ha 120mila iscritti e rotti. Non tutti avranno visto il programma, ma quanti poi l’avranno visto nelle piazze? Altre decine di migliaia di persone, in tutta Italia. E’ un ascolto diffuso, misto, impossibile da recintare nelle categorie Auditel. In chiusura, vi segnalo un paio di reazioni: ricordate quando ieri sera scrivevo di censure in vista, di “paletti” per regolamentare? Voilà, ecco cosa spiega Antonio Verro, esponente PdL della commissione di vigilanza Secondo alcuni legali interni, Michele Santoro puo’ aver violato la par condicio e il contratto di esclusiva. Valuteremo in mattinata. Se ci saranno infrazioni proporro’ in cda di sanzionarlo Non manca anche la chiosa di Bruno Vespa: Finora avevo dovuto chiedere alla Rai il permesso se il piu’ innocuo dei dibattiti ai quali partecipavo veniva ripreso dalla piu’ piccola televisione locale. Ieri sera ogni regola e’ stata frantumata, in una manifestazione che mi ha lasciato sgomento. Vedremo a questo punto se la Rai e’ ancora un’azienda o un posto in cui si gioca a tana liberi tutti Ieri sera invece ci si è visti un pezzo di storia dell’informazione: ma lì, va a gusti, non tutti sono alla menta".

Fonte:  http://polisblog.it 

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STASERA… ORE 21

RAI PER UNA NOTTE

QUI LA LISTA DI TUTTE LE TV, PIAZZE, RADIO E SITI CHE TRASMETTERANNO LA DIRETTA

O SE PREFERITE
POTETE SEGUIRLA ANCHE DAL MIO BLOG
(E ORA SUCCHIACELO, MASI!!!!!!!!!!!  )  

Qui sotto gli esilaranti auguri di Benigni alla manifestazione-trasmissione 😀

 


Con

Roberto Benigni, Antonio Cornacchione, Teresa De Sio, Gillo Dorfles, Elio e le Storie Tese, Emilio Fede, Giovanni Floris, Milena Gabanelli, Riccardo Iacona, Giulia Innocenzi, Gad Lerner, Daniele Luttazzi, Trio Medusa, Mario Monicelli, Morgan, Nicola Piovani, Norma Rangeri, Sandro Ruotolo, Michele Santoro, Barbara Serra, Marco Travaglio, Vauro e Antonello Venditti.
 
L’informazione non si può interrompere, la stampa deve essere libera.
Per questo la Fnsi – Federazione Nazionale della Stampa Italiana – ha deciso di organizzare “Rai per una notte”, uno sciopero bianco per la difesa della libertà di stampa e dell’informazione che si terrà Giovedì 25 marzo, dalle ore 20 alle 24, al Paladozza di Bologna.
Rai per una notte sarà una manifestazione – trasmissione condotta da Michele Santoro con la partecipazione di Giovanni Floris, Daniele Luttazzi, Marco Travaglio, Vauro, la squadra di Annozero e molti altri ospiti del mondo del giornalismo e dello spettacolo
santoro luttazzi travaglio 25 marzo 2010 diretta streaming

e proviamo a ricominciare…purtroppo sotto pessime spinte…

Scusate, ma dopo essermi sorbito per settimane, un anno fa, invettive varie di persone scandalizzate perchè, ai tempi del terremoto in Abruzzo, davo cordialmente e visceralmente della MERDA a Bertolaso e ai suoi sottotenenti…

un piccolo aggiornamento ci voleva…

Cito Travaglio, dal Fatto quotidiano:

"Più intercettazioni escono, più si capisce perché le vogliono abolire. Non c’è niente di meglio che ascoltare la nostra classe dirigente, anzi digerente, e i nostri imprenditori, anzi prenditori, per capire da chi siamo governati. Eppure, grazie alle inchieste di Espresso, Repubblica, Annozero, Report e Il Fatto, chi fossero Bertolaso e la sua band si poteva intuirlo.

Solo un’informazione serva e salivare poteva scambiare questo bluff semovente, travestito da calciatore della Nazionale, per “un servitore dello Stato nel mirino dei giudici” (Vespa, Pompa a Pompa), “il virgilio delle catastrofi, la straordinaria normalità, jeans&polo, voce piana e forte appeal, l’uomo che piace a tutti tranne che ai magistrati che provano a inzaccherargli la divisa” (Mario Giordano, Libero anzi Occupato), “un efficace organizzatore” (Sergio Romano, Pompiere della Sera), “un tecnico capace ed efficiente” (Littorio Feltri, il Geniale), “l’homus berlusconianus (sic), quello del ‘basta con le chiacchiere’, della politica del fare, dei metodi spicci, lo zar di tutte le emergenze” (Peppino Caldarola, Il Riformatorio), “un uomo che fa del bene e quindi viene perseguitato” (il Banana).

Ora, grazie alle intercettazioni, anche i non vedenti e i non scriventi sanno chi è e di chi si circonda: un cenacolo di stilnovisti che, molto fisionomisti, si autodefinivano “cricca di banditi”, “immersi in un liquido gelatinoso ai limiti dello scandalo”, “combriccola”, “gente che ruba tutto il rubabile”, “bulldozer”, tipi “da carcerare”. Infatti sono stati accontentati. Siccome anche la toponomastica ha un peso, l’appaltatore-elemosiniere di Bertolaso, Diego Anemone, risiede in via Regalìa: più che un indirizzo, una vocazione. Infatti, per rastrellare contanti per gli incontri con San Guido, si rivolgeva a un prete, don Evaldo, per gli amici “don Evà”. Ma le mazzette erano soprattutto in natura, ultima evoluzione di Tangentopoli: fuoriserie e aerei a sbafo, ristrutturazioni e divani gratis, escort e massaggi tutto compreso, assunzioni di figli e domestici. Ecco, la famiglia prima di tutto: Angelo Balducci, uno dei BertoBoys, tenta di piazzare il figlio: “Compie 30 anni e io mi chiedo come padre: che ho fatto per lui? Un cazzo”.

Un genitore esemplare. La regola è non pagare mai il conto: quando Anemone in versione marina organizza soggiorni all’Argentario per Carlo Malinconico, segretario generale di Palazzo Chigi e poi presidente degli Editori di giornali, precisa: “Mi raccomando, non è che si distraggono e gli fanno il conto!”. Non sia mai. In altre telefonate sembra di riascoltare i furbetti del quartierino. Fazio: “Ho messo la firma”. Fiorani: “Tonino, sono commosso, io ti ringrazio… ho la pelle d’oca… ti darei un bacio sulla fronte ma non posso farlo… prenderei l’aereo e verrei da te, se potessi”. Ora un altro dei BertoBoys, Fabio De Santis, meravigliosamente definito dalla burocratjia della Protezione civile “soggetto attuatore”, dice ad Anemone: “Dammi un bacio sulla fronte”. Anemone va un po’ più in giù: “Dove vuoi, pure sul culo se mi dai una buona notizia”. Altri ingredienti ricordano i sistemi di Bancopoli, Calciopoli e Parmalat, col controllo sulle sole variabili impazzite rimaste: non il Pd, figuriamoci, ma i pochi giornalisti e magistrati che ancora fanno il proprio mestiere. Il giornalista spione riferisce quel che sta per scrivere Fabrizio Gatti sull’Espresso, mentre – secondo l’accusa – il procuratore aggiunto di Roma Achille Toro spiffera notizie agl’indagati (l’avevano già pizzicato nel caso Unipol, infatti coordinava le indagini sui grandi eventi). Completano il quadro le “ripassate” di Bertolaido a Francesca e a un’altra signorina (“una fisioterapista di mezza età”, garantisce il premier, sempre informatissimo), ma a scopo di “terapia” per “riprendermi un pochettino”. E aggiungono un tocco di berlusconianitudine al tutto (il listino del Beauty Salaria include il “trattamento fango”, 65 euro tutto compreso). Ce n’è abbastanza per l’immediata nomina di San Guido a ministro, con legittimo impedimento incorporato: un Bertolodo."

da Il Fatto Quotidiano del 12 febbraio 2010

Non ho tempo, nè voglia di aggiungere molto di mio, per cui… togliamoci il disgusto dalla bocca con una sana ricetta di un piatto tipico italiano,
pubblicata da Beppe Grillo:


"Il piatto più tipico della Protezione Civile è senz’altro
la ripassata alla Francesca, una ricetta tradizionale, ottima per i terremotati, per fare terapia di gruppo e per il G8. Semplice da preparare.

Tempo di cottura: pochi minuti, meno di una sveltina.
Ingredienti per un numero di persone a piacere:
– Gelatina in abbondanza per ottenere un sistema gelatinoso di qualità
– Escort al burro
– Corrotti marciti
– 1 mazzo di cavoli amari
– Semi di magnaccia
– Guido Bertolaso
– 1 Anemone
– 5 carote medio/grandi da 18 cm
– Terremoto dell’Aquila
– Gambi di sedano acerbi
– Francesca da ripassare
– Brasiliane infaticabili da competizione
– Angelo Balducci e Fabio De Santis (Dipartimento Sviluppo e Competitività)
– Bietola fresca quanto basta
– Mondiali di nuoto di Roma 2009
– Patatine traforate
– G8 Maddalena
– 150° anniversario dell’Unità d’Italia
– Nuovo Museo dello sport italiano di Tor Vergata
– Carlo Malinconico (presidente della Fieg)
– Sale e pepe quanto basta.

Per la preparazione della ripassata ci si baserà sulla famosa ricetta detta Berlusconi/Tarantini.
Preparate subito Bertolaso con catastrofi di media grandezza, introducetelo allo Sport Village "per uno dei soliti massaggi" e passatelo al setaccio con la sua acqua di cottura di Haiti, intercettatelo, dopodichè fate soffriggere in una pentola l’Anemone con l’olio. Quando Francesca sarà stata ripassata potrete aggiungere anche mulatte di importazione dop ed un cucchiaio di concentrato di opere pubbliche. Dopo alcuni minuti di cottura a fuoco medio aggiungete la purea gelatinosa di Balducci e De Santis tutti interi, mescolati ed aggiungete tangenti a pezzetti. Salate e pepate a piacere, quindi aggiungete un po’ di retrogusto amaro con Carlo Malinconico. Lasciate cuocere per 2 ore almeno dopo avere aggiunto 6 mestoli di acqua santa di palazzo Grazioli. La zuppa gelatinosa va servita a letto durante un qualunque evento luttuoso per la Nazione, ma proficuo per la ricostruzione.

La ripassata.
Come dice il nome ripassata significa passata di nuovo. Essenzialmente conosciuta come Francesca è uno dei piatti più diffusi della Protezione Civile. E’ costume prepararla in quantità più che abbondante ai rientri aerei di Guido Bertolaso. Si può riscaldare e mangiare nuovamente, tutti i giorni dell’anno, anche in compagnia. Una volta imbiondita la tangente in superficie si può servire calda con olio a crudo, vi raccomando la qualità dell’olio e la benedizione del cardinale Ruini."

Fonte:
Beppe Grillo.it

non è mai troppo tardi…

Dopo quasi una settimana di blackout-internet, grazie alla merdavigliosa organizzazione di Telecom, che ci ha messo 5 giorni per risolvermi un disservizio correggibile in 2 minuti, posso postare in ritardo una replica che mi sta troppo a cuore.

Mi suona male dover scrivere questo post così "fuori tempo", ma quando si tratta di commentare le merdate fantascientifiche dello psiconano non è mai troppo tardi.

Quasi tutti saprete, ormai, che il banano ha insultato anche post-mortem il grande Enzo Biagi, negando con una faccia tosta che ha del commovente, di averlo mai fatto cacciare dalla RAI… è tipico di Belusconi mentire oltre ogni limite del pudore, per cui dedico di tutto cuore questi video a chi desidera "rinfrescarsi la memoria" >;)

cominciamo da quello che il banano "non ha mai detto"…

 …e dopo il famigerato "editto bulgaro" come saprete, all’istante i servi della RAI hanno silurato Santoro, Luttazzi e il grande Enzo (che soffrì moltissimo per questa grave ingiustizia)

E tuttora Luttazzi non è tornato in RAI; è tornato su La7, ma lo trasmettono il Sabato in seconda serata… praticamente non lo fanno vedere a NESSUNO (ma ci penserà presto "qualcuno" a diffondere il suo verbo >;D)

Torniamo a Biagi.

Ecco come rispose da vero signore e da autentico giornalista l’addolorato Biagi: "è meglio essere cacciati per aver detto qualche verità, che restare a prezzo di certi patteggiamenti".

Fu l’ultima puntata de "Il fatto", prima di essere esiliato dai servi di quel nano di merda per ben 5 anni. E così le nuove generazioni sono dovute crescere solo coi pennivendoli e microfonivendoli, come Mentana, l’insetto di Rai1, il fido cane, e quella specie di transgender del direttore di studioaperto…

Perchè cacciato? Ovviamente perchè diceva la verità, e a volte diceva verità molto scomode su Truffolo come in questa intervista…

Bè, che altro aggiungere?

Direi che va bene, a conclusione, l’esilarante analisi di Grillo, su quel bugiardo patologico del nostro ex presidente del consiglio…

"È il bugiardo più sincero che ci sia, è il primo a credere alle proprie menzogne. È questo che lo rende così pericoloso. Non ha nessun pudore. Berlusconi non delude mai: quando ti aspetti che dica una scempiaggine, la dice. Ha l’allergia alla verità, una voluttuaria e voluttuosa propensione alle menzogne. "Chiagne e fotte", dicono a Napoli dei tipi come lui. E si prepara a farlo per cinque anni."
Indro Montanelli, 2001

Bugiardario del Berlusca (versiona ultraridotta):

Un partito di Berlusconi non c’è e non ci sarà mai (13-9-1993)
Io odio andare in tv (26-1-2006)
I give you the salutation of my president of Republic (5-7-2004)
Io sono il Gesù Cristo della politica (13-2-2006)
Dimezzerò i reati in una legislatura (4-12-2000)
Alla Rai non sposterò nemmeno una pianta (29-3-1994)
Ho dato mandato irrevocabile di vendere le mie tv (18-3-1995)
Sono un grande estimatore della magistratura (10-10-1995)
Nesta al Milan? Impossibile (23-8-2002)
Gilardino al Milan? Sarebbe amorale (24-6-2005)
Mai fatto affari con la politica (5-1-2006)
Il primo a non volere la guerra in Irak è Bush (13-3-2003)
Io non ho mai insultato nessuno (10-9-2005)
Lei ha una bella faccia da stronza (a una signora che lo contestava, 24-7-2003)